pnei stress e bambini
Il termine “stress” viene utilizzato per descrivere una condizione fisica ed emotiva che ha effetti sulla salute fisica e incide sul benessere psichico.
In genere, soprattutto nel passato, il termine veniva comunque riferito agli adulti, ma diverse ricerche recentemente hanno evidenziato che lo stress è una reazione sempre più presente anche nei bambini, i quali manifestano malattie e problemi emotivi legati allo stress. Gli adulti in genere imparano a fronteggiare gli effetti della pressione esterna, anche rallentando i ritmi o accettando una qualità di vita inferiore. I bambini non dispongono invece di strumenti o conoscenze per adattarsi allo stress.
Lo stress si manifesta in modi diversi e ogni bambino presenta una combinazione di sintomi individuale. Sullivan (2002) afferma che “alcuni si adeguano con facilità a una tabella di marcia rigorosa e ad una intensa competizione a scuola o nello sport. Altri si abbatteranno per eventi relativamente minori, come un brutto voto, un cambio di insegnante, il non essere scelti per la squadra di nuoto, oppure la rottura con un amico. In ogni caso tutti i bambini, anche quelli che si adattano bene fin da piccoli, sperimentano lo stress e spesso sono proprio i più ambiziosi a sentire maggiormente la tensione.” Molti bambini oggi manifestano malattie adulte legate allo stress, quali depressione e incapacità di affrontare i problemi della vita quotidiana.
Un bambino può non essere in grado di dare un nome a ciò che prova e spesso i sintomi sono banalizzati in malessere o problemi emotivi. Nella nostra società gli adulti (genitori, insegnanti, allenatori) spesso sono responsabili di pressioni sostanziali verso i minori. Queste pressioni sono le cause anche dello stress nei bambini che coinvolgono diversi fattori, quali ad esempio:
- Le aspettative degli adulti: le insoddisfazioni degli adulti spesso ricadono sui bambini ai quali si richiede degli standard di rendimento sempre più elevati, diventando l’oggetto dei sogni irrealizzati degli adulti.
- Adulti stressati: spesso gli adulti sono pressati dagli impegni continui da sostenere. Che siano essi insegnanti o genitori, questa condizione è sempre più diffusa. Se i bambini vivono in un ambiente familiare e scolastico stressante sarà più difficile attuare momenti di ascolto, comprensione e contenimento delle emozioni e dei disagi che un bambino può vivere nel corso della sua crescita.
- Poco tempo dedicato ai bambini: l’impostazione attuale dei programmi scolastici prevede tempi serrati poterli svolgere in modo completo.Spesso i bambini sono coinvolti in molte attività scolastiche certamente interessanti, ma a discapito di una qualità delle relazioni tra docenti e alunni. Il passaggio da un’attività all’altra toglie la possibilità di riflettere, di interagire con i coetanei e gli adulti in modo significativo.
Studi recenti hanno posto l’attenzione anche su un altro aspetto: quanto una mamma con i sistemi dello stress iperattivi” passa” la sua eredità al feto e lo “predispone” a disturbi del sistema immunitario che potranno manifestarsi precocemente nell’età adulta.
L’Avon longitudinal Studi of Parents and Children (ALSPC) ha evidenziato che i bambini di madri che hanno sperimentato alti livelli di ansia in gravidanza hanno da due a tre volte più probabilità di avere problemi di attenzione e di comportamento rispetto ai bambini di mamme con bassi livelli di ansia. È evidente che la strada da fare sia ancora tanta dal punto di vista della ricerca ma è altrettanto evidente che il momento della gravidanza debba essere attentamente monitorato solo da un punto di vista non solo fisico ma anche da un punto di vista psico-biologico.
Pneisystem è un sistema innovativo di diagnosi e terapia che vede al centro del suo iter terapeutico anche la gestione di bambini in età pediatrica attraverso l’alimentazione, la gestione dello stress e terapie d’avanguardia.